Aspettando la Candelora (2) 🕯️

Come già scritto nel precedente post ci sono tante tradizioni e curiosità attorno al giorno della Candelora che si celebra il 2 febbraio.

Madonna della Candelaria, patrona delle Canarie

La Vergine della Candelaria, ossia della Candelora, è l’appellativo con cui i cattolici venerano Maria in seguito alla scoperta di una statua, ritenuta miracolosa, trovata in riva al mare nelle Isole Canarie (Spagna) nel 1392. La statua della Vergine ricorda la presentazione al Tempio di Gasu’ ed è patrona delle Isole Canarie.

Secondo la tradizione l’immagine della Vergine fu trovata da due pastori guanci di Tenerife su una roccia in riva al mare, alcuni decenni prima della conquista delle isole da parte degli spagnoli: gli aborigeni, credendo che fosse uno spirito maligno, cercarono di danneggiare l’immagine, rimanendo invece feriti; ritenendo allora di avere a che fare con un segno divino, cominciarono a venerarla.

Prima della conquista di Tenerife, gli aborigeni guanci celebravano una festa intorno all’immagine della Vergine durante il festival dei Beñesmen nel mese di agosto. Questa è stata la festa del raccolto, che ha segnato l’inizio dell’anno. Oggi, la festa della Vergine della Candelaria nelle isole Canarie si celebra sia il 2 febbraio che il 15 agosto giorno della Assunzione della Vergine Maria nel calendario cattolico. Per alcuni storici, festeggiamenti celebrati in onore della Vergine durante il mese di agosto sono una reminiscenza sincretica delle vecchie feste dei Beñesmen.

Nel 1599 Papa Clemente VIII dichiarò la Madonna della Candelaria patrona delle Canarie. La Vergine della Candelaria è stata ampiamente utilizzata nelle preghiere, durante epidemie, pestilenze, siccità ed eruzioni vulcaniche del Teide e altri vulcani. Queste ultime preghiere erano molto simili a quelle di Napoli a san Gennaro per fermare le eruzioni del Vesuvio, e a quelle a sant’Agata di Catania per fermare le eruzioni del vulcano Etna in Sicilia.

La Vergine è venerata oggi nella basilica della Nostra Signora della Candelaria, che riceve milioni di pellegrini ogni anno. La statua della Candelaria è una Madonna nera.

La statua porta Gesu’ Bambino sul braccio destro e una candela nella mano sinistra.

Basilica di Nostra Signora della Candelaria

Da : Wikipedia

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Un’altra storia che si riferisce in un certo senso alla Candelora e’ quella del borgo avvolto nell’ombra. E’ un borgo che si trova in una piccola frazione incastonata o forse sarebbe più corretto dire nascosta tra le Alpi Piemontesi. Si chiama Viganella e si trova in provincia di Verbano Cusio Ossola.

Il borgo avvolto nell’ombra

Il motivo della sua particolarità è la sua particolare posizione, ovvero in una valle della catena montuosa. Impossibile dunque per lui essere raggiunto anche da un solo piccolo spiraglio di luce. Un fenomeno naturale non da poco e decisamente unico. E che si protrae per ben 83 giorni l’anno, precisamente nel periodo che va da novembre a febbraio.

Eppure un modo per ovviare a questa mancanza di luce esiste ed è frutto dell’ingegno dei suoi abitanti.

Lo Specchio Di Viganella

Il sole di Viganella

A pensare ad una soluzione è stato nel 2006 quello che allora era il sindaco, Franco Midali, che con grande entusiasmo e con la collaborazione dell’amico architetto Giacomo Bonzani, ha messo appunto una idea davvero rivoluzionaria per portare il sole al suo paese. Ovvero un enorme specchio.

Lo specchio si trova su una montagna davanti al paese e riflette la luce del sole proiettandola verso la pizza principale e la chiesa. Dunque come avere un gigantesco proiettore cinematografico naturale.

Gli abitanti lo chiamano semplicemente il Sole di Viganella. A controllare il suo funzionamento ci pensa un sistema computerizzato che regola il suo orientamento per tutta la giornata.

Ed è in funzione fino al 2 febbraio. Per tutti noi è il giorno della Candelora, per gli abitanti di Viganella è una vera festa, perché coincide col ritorno della luce naturale nel borgo.

Da: viaggi.nanopress.it