Racconti di Pasqua

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La LEGGENDA del SALICE

Gesù saliva verso il Calvario, portando sulle spalle piagate la croce pesante. Sangue e sudore scendevano a rigare il volto santo coronato di spine. Vicino a Lui camminava la Madre, insieme ad altre pie donne. Gli uccellini, al passaggio della triste processione, si rifugiavano, impauriti, tra i rami degli alberi.

Ad un tratto Gesù stramazzò al suolo. Due soldatacci, armati di frusta, si precipitarono su di Lui, allontanando la Madre, che tentava di rialzarlo “Su, muoviti! E tu, donna, stàttene da parte.” Gesù tentò di rialzarsi, ma la croce troppo pesante glielo impedì. Era caduto ai piedi di un salice …

Cercò inutilmente di aggrapparsi al tronco. Allora l’albero pietoso chinò fino a terra i suoi rami lunghi e sottili perché potesse, afferrandosi ad essi, rialzarsi con minor fatica. Quando Gesù riprese il faticoso cammino, l’albero rimase coi rami pendenti verso terra: perciò fu chiamato Salice Piangente.

Quel giorno che la Primavera arrivò in anticipo

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La terra era ancora dura di gelo e immobile nel freddo invernale.wakie-wakie-its-groundhog-day_animated_gif Nascosti nelle tane gli animaletti dormivano profondamente. Il lievissimo respiro regolare segnava, come lo scandire dei secondi di una sveglia, il passare del tempo. Sotto terra i piccoli semi intirizziti in paziente attesa della prima uscita primaverile, sapevano di dover attendere ancora qualche tempo.
Un giorno mentre tutto ancora dormiva arrivò nel bosco una signorina alta ed elegante. Con passo danzante e leggero si faceva largo gettando a casaccio piccoli boccioli nei prati e sugli alberi. Tra i  suoi capelli del verde brillante dell’erba la camomilla faceva capolino allegramente. spring girlAveva fra le mani tulipani, viole e mimose; il suo abito di fiori di pesco e di ciliegio spandeva intorno un irresistibile profumo che si insinuava in ogni angolo remoto.
Era febbraio, il signor Inverno non ci mise molto ad accorgersi che qualcosa succedeva a sua insaputa nel bosco di cui era custode fino al venti del mese di marzo. Uscì immediatamente e una ventata di freddo vento raggelò i piccoli fiori che la Primavera in anticipo aveva incautamente fatto uscire.Piglet-flower Nuvoloni scuri si addensarono improvvisamente all’orizzonte e in un lampo consegnarono il loro carico, poco dopo la terrà tornò  a essere un manto bianco uniforme. I fiori si ritirarono in un angolo, cercando di proteggersi dalla furia invernale, mentre una voce risuonò alta “Senti Primavera non fare la svampita, tornatene a casa che il mio contratto scade tra un mese!” 
La Primavera raccolse come poté i suoi fiori e ritornò sui suoi passi dicendo: “Ma come sei suscettibile e precisino Signor Inverno, potresti anche concedermi qualche giorno dei tuoi.” Ancora la voce dell’Inverno tuonò imperiosa: “Sparisci!”
Nel bosco tornò la calma invernale, gli uccellini affacciatisi a sentire il battibecco tornarono al riparo mentre gli animali in letargo non si accorsero di nulla, ci father wintervoleva ben altro che una litigata tra le stagioni per svegliarli.