Tutto Zen 12 (angolo meditativo per volerci bene)

È passato ancora del tempo dall’ultima volta che sono tornata in questo mio angolo virtuale dove trovare un po’ di tranquillità e serenità. I giorni passano veloci ma sembrano tutti uguali. Forse siamo malati non del virus ma di un’altra malattia ancora più subdola e infame: l’ABITUDINE. Ormai ogni cambiamento ci lascia indifferenti, siamo ormai assuefatti a tutto o quasi.

“L’abitudine è la più infame delle malattie, perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte. Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portare le catene, a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
L’abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente e cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d’averla addosso ogni gesto s’è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.”

(Oriana Fallaci)

Ma io sono ottimista e credo negli insegnamenti dei Navajo…

“Ogni giorno è diverso dall’altro, ogni alba porta con sè il suo speciale miracolo, il suo istante magico, in cui si distruggono gli universi passati e nascono nuove stelle.
I Navajo, infatti, insegnano ai loro bambini che ogni mattina il sole che sorge e’ un sole nuovo.
Nasce ogni giorno, vive solo per quel giorno, muore alla sera e non ritornerà più.Dicono ai loro piccoli: Il sole ha solo questo giorno, un giorno. Vivi bene la tua vita in modo che il sole non abbia sprecato il suo tempo prezioso.”

(tratto dal libro: Le Valchirie, Paulo Coelho)

Swami Vivekananda soul – La preghiera del silenzio
Siediti ai bordi dell’aurora,
per te si leverà il sole.
Siediti ai bordi della notte,
per te scintilleranno le stelle.
Siediti ai bordi del torrente,
per te canterà l’usignolo.
Siediti ai bordi del silenzio,
Dio ti parlerà.

Paddington bear…

Si avvicina il Natale e anche l’orsetto Paddington ce lo ricorda con il suo personaggio che vive tra la realtà e la fantasia come tutti noi vorremmo vivere il periodo natalizio.

Primo novembre, festa di Ognissanti: significato e tradizioni

La festa che ricorda tutti i Santi ha origini antichissime. È una celebrazione cristiana che, però, mescola elementi sacri e profani. Si osserva in Paesi di tutto il mondo, con tradizioni diverse, dal Messico alla Baviera passando per il Guatemala, mentre negli Stati Uniti si lega ad Halloween.

Storia

Le commemorazioni dei martiri, comuni a diverse Chiese, cominciarono ad essere celebrate nel IV secolo. La ricorrenza della Chiesa occidentale potrebbe derivare dalla festa romana che celebra l’anniversario della trasformazione del Pantheon in chiesa dedicata alla Vergine e a tutti i martiri, avvenuta il 13 maggio del 609 o 610. In seguito, Papa Gregorio III (731-741) scelse il 1º novembre come data dell’anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie “dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori”. Arrivati ai tempi di Carlo Magno, la festa era diffusamente celebrata in novembre. Il 1º novembre venne decretato festa di precetto da parte del re franco Luigi il Pio, nell’835.

Tradizioni di tutto il mondo

In diversi Paesi, inclusa l’Italia, il giorno di Ognissanti è un giorno festivo, mentre non lo è il giorno della Commemorazione dei defunti (2 novembre). Di conseguenza, molte persone visitano il cimitero nel giorno di Ognissanti. In Austria e Baviera è consuetudine il 1° novembre che i padrini diano ai loro figlioli una pasta lievitata intrecciata (Allerheiligenstriezel). In Portogallo, nel Dia de Todos los Santos, i bambini vanno di porta in porta e ricevono torte, noci, melograni, dolci e caramelle. Il giorno di Ognissanti in Messico coincide con il primo giorno della celebrazione del Giorno dei Morti (Día de Muertos). In Guatemala, nel giorno di Ognissanti si prepara un pasto speciale chiamato “fiambre”, fatto di salumi e verdure, da lasciare sulle tombe dei propri cari; è anche consuetudine far volare degli aquiloni come simbolo di unione tra i morti e i vivi.

Ognissanti e Halloween

Negli Stati Uniti e in Canada, la festività di Halloween viene celebrata in occasione del giorno di Ognissanti, sebbene le celebrazioni siano generalmente limitate al 31 ottobre. Nel corso del XX secolo l’osservanza è diventata in gran parte secolare, sebbene alcuni gruppi cristiani abbiano continuato ad abbracciare le origini cristiane della festa.

Il Samhain irlandese

Il Samhain è un’antica festa celtico-pagana, celebrata tra il 31 ottobre e il 1º novembre, e conosciuta spesso anche come Capodanno celtico. Risalente al VI secolo a.C. o addirittura prima, il suo nome deriverebbe dall’irlandese antico e si suppone significhi “fine dell’estate”, mentre in gaelico (irlandese moderno) significa “novembre”. Le celebrazioni di Samhain, sia quelle religiose che folcloristiche, hanno origine da un’antica festività del paganesimo celtico, che si suppone abbia influenzato anche la festa popolare di Halloween e la festività cristiana di Tutti i Santi. (Fonte: Sky tg 24)

10 curiosità sul Dia de los muertos – Messico. 💀

https://www.pimpmytrip.it/dia-de-los-muertos-messico/