Ricordo di Luis Sepulveda

Per me Luis Sepulveda è legato in modo indissolubile al suo libro “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.

Ho letto questo libro prima che ne uscisse il film di animazione e, pur non conoscendo lo scrittore, me lo ha fatto subito amare perché lui era “un combattente che scriveva favole”.

E poi, ora come non mai, abbiamo bisogno di ricordarci di non aver paura di chi è diverso da noi. Come quando, ad esempio, il gatto dice alla gabbianella: “È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo”.

E ancora, come dimenticarci della risposta del gatto Zorba dopo che la gabbianella, per la prima volta, è riuscita a volare :“- Bene, gatto. Ci siamo riusciti – disse sospirando – Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante – miagolò Zorba – Ah sì? E cosa ha capito? – chiese l’umano – Che vola solo chi osa farlo” – Un inno a sconfiggere le proprie paure che è contenuto nella meravigliosa favola che Luis Sepulveda ci ha regalato.

La poetica storia venne poi adattata in un film d’animazione di grande successo. La Gabbianella e il Gatto fu un vero momento di risveglio per i cartoni ideati per il cinema nel nostro paese. Prodotto da Cecchi Gori nel 1998, diretto da Enzo D’Alò.

Nel film si sente anche lo stesso Sepulveda, che dà voce all’autore, al narratore.